giovedì 25 settembre 2025

"SCORIE" il nuovo progetto di Festina Lente Teatro e Vagamonde per VERDI OFF 2025

 

 

Sabato 18 e domenica 19 ottobre 2025 dalle ore 15.30 alle 19

OniricART - Parma (Via Pasubio 1c, Parma)

Repliche per ciascun spettacolo alle ore 15.30/16.10/16.50/17.50/18.30

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroregioparma.it

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Festina Lente Teatro e Vagamonde

SCORIE

Regia Andreina Garella

Ambientazione Mario Fontanini

Collaborazione ai testi Enrica Mattavelli

Musiche di scena Ailem Carvajal

 

Con Arinola Adebayo, Agnes Amani, Elisa Bertuzzi, Pia Bizzi, Favour David, Victoire Djemis, Gaia Gambarelli, Polina Grusca, Manpreet Kaur, Patrizia Marcuccio, Enrica Mattavelli, Eugenia Michel, Theresa Okweleze, Fatima Sadak, Simona Spaggiari, Nina Susan, Emanuela Viola, Martina Zarlenga

Con la partecipazione di Almamy Doumbouya

 

Ufficio stampa Raffaella Ilari

Foto di scena Stefano Vaja

 

Con il contributo di Fondazione Cariparma

Commissione di Verdi Off in prima assoluta

Con la collaborazione di Ciac Onlus, Pozzo di Sicar, Di Mano in Mano, Liceo Artistico P.Toschi 

 

PARMA - Esplorare la relazione tra migrazione, paura e le sue ripercussioni nelle dinamiche sociali e culturali e stimolare una riflessione critica sulle conseguenze negative dell’esclusione e della discriminazione. È questo l’obiettivo di Scorie, il progetto teatrale che da il nome alla nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato 18 e domenica 19 ottobre, dalle ore 15.30 alle 18.30 (repliche ogni 40 minuti), negli spazi di OniricART, nel quartiere di San Leonardo (prenotazione obbligatoria dei biglietti ad ingresso gratuito, sul sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e con la collaborazione di Ciac Onlus, Pozzo di Sicar, Di Mano in Mano, Liceo Artistico P.Toschi.

 

«Ognuno dovrebbe provare rispetto davanti all'umanità che soffre»: questa frase di Giuseppe Verdi è ancora estremamente attuale, perché la sua riflessione sul dispotismo, sugli emarginati, sulla prevaricazione, agita da chi detiene il potere, non ha tempo.

«Vogliamo rivalutare e recuperare la parola che ci suggerisce Verdi: rispetto - scrive Andreina Garella - Ritrovare il senso dell’ascolto e dell’accoglienza, occuparsi dei valori fondanti dell’essere umano. Attraverso il rispetto si può ritrovare il senso dell’incontro e uscire dalla logica della paura. L’ostilità verso lo straniero impoverisce tutti. Al contrario, noi vorremmo creare momenti di incontro e di ascolto attraverso il teatro, la più antica forma di comunicazione. A indicare la strada sarà la forza emotiva della musica di Verdi, le sue arie e i cori spesso esprimono il dolore e la speranza degli emarginati. Noi vorremmo ascoltare le urla del mondo e custodirle, per contrastare il devastante effetto del potere dell’esclusione».

Verdi si dedicava con passione all’agricoltura e al giardinaggio. Lo spazio scenico ricorderà un giardino, metafora della cura di sé, degli altri e del mondo, come fonte di senso e nutrimento per la nostra esistenza.

 

In scena un gruppo di 18 donne, vecchie e nuove cittadine provenienti da altri paesi del mondo, donne che hanno vissuto esperienza di emarginazione e che attraverso reti di solidarietà costruiscono supporti e aiuti concreti per sopperire all’indifferenza, al razzismo e alla discriminazione.

La drammaturgia pone al centro i testi e le parole delle donne migranti, coinvolte in alcuni laboratori di scrittura poetica, realizzati all’inizio del progetto teatrale durante i quali sono stati esplorati i temi dell’esclusione e del rispetto. Il lavoro sul testo, che si è svolto in modo delicato e rispettoso della forma originale, ha avuto come intento quello di porre in dialogo parole, lingue e significati per una composizione a più voci.

 

«Il teatro è la cassa di risonanza del nostro tempo - scrive Andreina Garella - Un luogo per noi speciale, dove le persone si mettono in ascolto. L’ascolto è un’azione, un’attiva partecipazione all’esistenza degli altri e ai loro dolori. Genera empatia e rispetto fra le persone, dando forma ad una comunità più ospitale e gentile. Il nostro obiettivo è di arrivare a persone diverse per età, cultura, formazione e dare un senso e un valore aggiunto alla comunità a cui apparteniamo, smuovendo le coscienze e rendendo il teatro accessibile anche a chi lo frequenta poco. Abbiamo collaborato con la rete di organizzazioni locali che supportano i migranti e con le comunità dei migranti per diffondere informazioni e coinvolgere nuovo pubblico. Mescolare generazioni diverse, connettere il passato e il nostro patrimonio culturale con un presente così complesso e con trasformazioni così rapide, è necessario per provocare riflessioni e azioni di cambiamento nelle relazioni umane che ci circondano. Non è semplice superare le diffidenze, la paura che avvolge e predomina questo tempo, ma crediamo che il teatro nella sua accezione più autentica di responsabilità, possa avvicinare, includere e produrre un’evoluzione nel pensare e nel vivere ogni essere umano».

 

Festina Lente Teatro e Vagamonde, presenze ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie dal Nabucco, 2019, Io non ho posto, 2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022, Ha ruote e piedi l’aria, 2023, Non per amore, 2024). Un sodalizio fra competenze diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma frequentati e raggiungibili da più persone, per far arrivare riflessioni, pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere nuovi pubblici. Un percorso teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti, richiedenti asilo e native che le ha rese promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed esperienze in progetti comuni.

 

Informazioni e prenotazioni

Prenotazioni su  www.teatroregioparma.it

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

 

www.teatroregioparma.it

www.associazionevagamonde.blogspot.com   

 

Fb @FestinaLenteTeatro - Ig @teatro.festina.lente

 

Ufficio Stampa Festina Lente Teatro | Vagamonde

Raffaella Ilari, Cell. +39 333 4301603, Email raffaella.ilari@gmail.com


lunedì 24 febbraio 2025

Seminario "Arti e culture come pratiche di cura" - 26 febbraio 2025


 

L'Associazione Vagamonde e Festina Lente Teatro parteciperanno ad un momento di scambio formativo sul tema delle pratiche artistiche e culturali per la costruzione di luoghi e di comunità più capaci di convivenza, di presenza e di desiderio.

Si tratta del seminario "Quando arti e culture istituiscono pratiche di cura per le comunità"
che si terrà mercoledì 26 febbraio, dalle ore 14 alle ore 17.30,  alla Casa della Musica, a Parma, e che si inserisce nell’ambito del “Laboratorio Italo-Brasiliano di Formazione, ricerca e pratiche in salute collettiva” che da diversi anni si svolge in Emilia Romagna e in diversi comuni del Brasile, con l’intenzione di consolidare alleanze trans-locali sul tema della Salute.

In particolare, porteremo la testimonianza dei nostri laboratori teatrali con donne native e migranti iniziata più di venti anni fa.

Il seminario è promosso da ASL, Comune di Parma e Università di Parma insieme a CSV Emilia.

 


lunedì 25 novembre 2024

Smascheriamo la violenza. Aderiamo al corteo del 25 novembre 2024

   


Anche l'Associazione Vagamonde aderisce al corteo contro la violenza sulle donne

"Smascheriamo la violenza" è lo slogan scelto dalle associazioni che oggi, Lunedì  25 Novembre, hanno organizzato un corteo cittadino che partirà da piazzale Santa Croce alle 17.30 e arriverà in piazza Garibaldi.

 Associazioni organizzatrici: Casa delle donne Parma, Centro antiviolenza di Parma, Ciac, 24FPS, La Paz Antiracist Football Club, L'Ottavo Colore, Maschi Che Si Immischiano, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Art Lab Bene Comune, Il Post, Zonafranca, Vagamonde, Rete oltre la 194, Udu Parma, Donne In Nero Parma e W4W.



giovedì 10 ottobre 2024

NON PER AMORE Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio - FESTIVAL VERDI OFF 2024

 

Foto di Stefano Vaja

Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024 dalle ore 15.30 alle 19

Galleria San Ludovico - Parma (B.go del Parmigianino 2)

Repliche per ciascun spettacolo alle ore 15.30, 16.10, 16.50, 17.50, 18.30

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroregioparma.it

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Festina Lente Teatro e Vagamonde


NON PER AMORE

Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio

ispirato all’Otello di Giuseppe Verdi

 

Ideazione Mario Fontanini e Andreina Garella

Regia Andreina Garella

Ambientazione Mario Fontanini

Musiche di scena a cura di Ailem Carvajal

 

Con Arinola Adebayo, Pia Bizzi, Fabio Cino, Sofia Cordani, Favour David,

Alvaro Gafaro, Polina Grusca, Clemente Iorio, Manpreet Kaur, Eugenia Michel,

Michele Panariello, Maria Teresa Portesani, Carlo Ravasi, Elena Ricci, Nina Susan,

Pietro Trevisan, Almamy Doumbouya, Armando Vannucci, Arianna Vasquez Giraldo,

Emanuela Viola, Denis Volontir, Martina Zarlenga

 

Video e fotografie Stefano Vaja

Organizzazione Alida Guatri

Ufficio Stampa Raffaella Ilari

 

Con il contributo di Fondazione Cariparma

Commissione di Verdi Off in prima assoluta

Con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro Antiviolenza, Maschile Plurale,

Maschi che s’immischiano, AUSL di Parma, Università di Parma

 

PARMA - Uomini e donne, cittadini e cittadine, di tutte le età e provenienti da varie parti del mondo, porteranno in scena un argomento tanto delicato e urgente come la violenza di genere, nella nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde “Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacioispirata all’Otello di Giuseppe Verdi, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato 19 e domenica 20 ottobre, dalle ore 15.30 alle 19, alla Galleria San Ludovico (prenotazione obbligatoria dei biglietti sul sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro Antiviolenza di Parma, Maschile Plurale, Maschi che s’immischiano, AUSL di Parma, Università di Parma.

Un tema dolorosamente attuale ma non nuovo nel percorso artistico di Festina Lente Teatro e Vagamonde, trattato in molti progetti e spettacoli, prima di arrivare a questa creazione. Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio vuole contrastare gli stereotipi di genere, per una nuova possibile convivenza tra uomini e donne, in cui l’amore non venga concepito come conferma della propria identità o possesso o in cui, addirittura, il gesto violento si sostituisca alla parola e diventi l’unica forma espressiva, sottolineando pratiche di umiliazione, prevaricazione, abuso e molestie.

L’Otello di Giuseppe Verdi è stato stimolo d’ispirazione del percorso di ricerca. Un’opera che parla di misoginia, di violenza, di negazione della libertà, di controllo, di razzismo, in cui Otello, archetipo dell’uomo geloso, uccide la moglie Desdemona perché convinto del suo tradimento.

«Abbiamo provato a sciogliere l’equivoco fra amore e odio, rabbia e tenerezza e il dominio che un sesso “impone” all’altro - scrive la regista Andreina Garella - abbiamo cercato insieme nuove consapevolezze, immaginando una società capace di prendersi le proprie responsabilità con donne capaci di affermare la propria libertà e con uomini capaci di rispettarla. Il teatro è diventato anche un mezzo per comprendere meglio un tema così complesso».

 

Festina Lente Teatro e Vagamonde, presenze ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie dal Nabucco, 2019, Io non ho posto, 2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022, Ha ruote e piedi l’aria, 2023). Un sodalizio fra competenze diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni, pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere nuovi pubblici e più cittadini possibili. Un percorso teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti, richiedenti asilo e native che le ha rese promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed esperienze in progetti comuni.

 

Informazioni e prenotazioni

Prenotazioni su  www.teatroregioparma.it

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

 

www.teatroregioparma.it

www.teatrofestinalente.blogspot.com

www.associazionevagamonde.blogspot.com   

 

Fb @FestinaLenteTeatro

Ig @teatro.festina.lente


domenica 26 maggio 2024

"La Nostra Prima": "Aide. Canti Migranti"

 


Sabato 18 maggio 2024

Teatro Regio di Parma

Il Teatro Regio di Parma ha aperto tutti i suoi spazi alla comunità e accolto le associazioni della città e della provincia che si occupano di giovani e volontariato, che aiutano e sostengono le persone più fragili nell’ambito del Patto Sociale del Comune di Parma. Una giornata di festa a ingresso libero all’insegna di inclusione, partecipazione, integrazione, per condividere con tutti il lungo percorso che stringe il Teatro Regio di Parma alle tante realtà con le quali collabora da quasi dieci anni in occasione di Verdi Off, RegioInsieme, e per i progetti nati dal Manifesto etico elaborato e promosso dal Teatro Regio di Parma. Spettacoli, incontri, visite guidate, mostre, laboratori, proiezioni video dedicati a tutti coloro che hanno a cuore l’interesse della comunità, nati e progettati insieme a oltre 40 associazioni del terzo settore coinvolte, con il prezioso e costante sostegno di Fondazione Cariparma.

Otto donne native e migranti sono state le protagoniste di "Aide. Canti Migranti" spettacolo di Festina Lente Teatro e Associazione Vagamonde, diretto da Andreina Garella. Nello spazio curato da Mario Fontanini, musica e parola si sono intrecciate e si sono sovrapposte in un viaggio attraverso le differenze culturali e la comunanza di sentimenti. La musica verdiana, nella ricerca musicale di Ailem Carvajal, ha fatto irruzione nelle diverse azioni sceniche mescolandosi alle sonorità musicali delle nuove Aide.