mercoledì 21 maggio 2025
lunedì 24 febbraio 2025
Seminario "Arti e culture come pratiche di cura" - 26 febbraio 2025
L'Associazione Vagamonde e Festina Lente Teatro parteciperanno ad un momento di scambio formativo sul tema delle pratiche artistiche e culturali per la costruzione di luoghi e di comunità più capaci di convivenza, di presenza e di desiderio.
Si tratta del seminario "Quando arti e culture istituiscono pratiche di cura per le comunità"
che si terrà mercoledì 26 febbraio, dalle ore 14 alle ore 17.30, alla Casa della Musica, a Parma, e che si inserisce nell’ambito del “Laboratorio Italo-Brasiliano di Formazione, ricerca e pratiche in salute collettiva” che da diversi anni si svolge in Emilia Romagna e in diversi comuni del Brasile, con l’intenzione di consolidare alleanze trans-locali sul tema della Salute.
In particolare, porteremo la testimonianza dei nostri laboratori teatrali con donne native e migranti iniziata più di venti anni fa.
Il seminario è promosso da ASL, Comune di Parma e Università di Parma insieme a CSV Emilia.
lunedì 25 novembre 2024
Smascheriamo la violenza. Aderiamo al corteo del 25 novembre 2024
Anche l'Associazione Vagamonde aderisce al corteo contro la violenza sulle donne
"Smascheriamo la violenza" è lo slogan scelto dalle associazioni che oggi, Lunedì 25 Novembre, hanno organizzato un corteo cittadino che partirà da piazzale Santa Croce alle 17.30 e arriverà in piazza Garibaldi.
Associazioni organizzatrici: Casa delle donne Parma, Centro antiviolenza di Parma, Ciac, 24FPS, La Paz Antiracist Football Club, L'Ottavo Colore, Maschi Che Si Immischiano, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Art Lab Bene Comune, Il Post, Zonafranca, Vagamonde, Rete oltre la 194, Udu Parma, Donne In Nero Parma e W4W.
giovedì 10 ottobre 2024
NON PER AMORE Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio - FESTIVAL VERDI OFF 2024
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Foto di Stefano Vaja |
Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024 dalle
ore 15.30 alle 19
Galleria San Ludovico - Parma (B.go del
Parmigianino 2)
Repliche per ciascun
spettacolo alle ore 15.30, 16.10, 16.50, 17.50, 18.30
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.teatroregioparma.it
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Festina Lente Teatro e Vagamonde
NON PER AMORE
Un bacio, un bacio, ancora un altro
bacio
ispirato all’Otello di Giuseppe Verdi
Ideazione Mario Fontanini e Andreina Garella
Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
Musiche di scena a
cura di Ailem Carvajal
Con Arinola
Adebayo, Pia Bizzi, Fabio Cino, Sofia Cordani, Favour David,
Alvaro Gafaro,
Polina Grusca, Clemente Iorio, Manpreet Kaur, Eugenia Michel,
Michele
Panariello, Maria Teresa Portesani, Carlo Ravasi, Elena Ricci, Nina Susan,
Pietro Trevisan,
Almamy Doumbouya, Armando Vannucci, Arianna Vasquez Giraldo,
Emanuela Viola,
Denis Volontir, Martina Zarlenga
Video e fotografie Stefano Vaja
Organizzazione Alida Guatri
Ufficio Stampa
Raffaella Ilari
Con
il contributo di Fondazione Cariparma
Commissione di Verdi Off in prima
assoluta
Con la collaborazione di Casa delle
Donne, Centro Antiviolenza, Maschile Plurale,
Maschi che s’immischiano, AUSL di Parma,
Università di Parma
PARMA - Uomini e donne, cittadini e cittadine, di tutte le
età e provenienti da varie parti del mondo, porteranno in
scena un argomento tanto delicato e urgente come la violenza di genere, nella nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde “Non per amore. Un
bacio, un bacio, ancora un altro bacio” ispirata all’Otello di Giuseppe Verdi, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato
19 e domenica 20 ottobre,
dalle ore 15.30 alle 19, alla Galleria San Ludovico (prenotazione obbligatoria dei biglietti sul
sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione
Cariparma e con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro
Antiviolenza di Parma, Maschile Plurale, Maschi che s’immischiano, AUSL di
Parma, Università di Parma.
Un tema dolorosamente attuale ma non nuovo nel percorso artistico di
Festina Lente Teatro e Vagamonde, trattato in molti progetti e spettacoli,
prima di arrivare a questa creazione. Non per amore. Un bacio, un bacio,
ancora un altro bacio vuole
contrastare gli stereotipi di genere, per una nuova possibile convivenza tra
uomini e donne, in cui l’amore non venga concepito come conferma della propria identità o
possesso o in cui, addirittura, il gesto violento si sostituisca alla parola e
diventi l’unica forma espressiva, sottolineando pratiche di umiliazione, prevaricazione, abuso e molestie.
L’Otello di Giuseppe Verdi è stato stimolo d’ispirazione del percorso di
ricerca. Un’opera
che parla di misoginia, di violenza, di negazione della libertà, di controllo,
di razzismo, in cui Otello, archetipo dell’uomo geloso, uccide la moglie
Desdemona perché convinto del suo tradimento.
«Abbiamo provato a sciogliere l’equivoco fra
amore e odio, rabbia e tenerezza e il dominio che un sesso “impone” all’altro -
scrive la regista Andreina Garella - abbiamo cercato insieme nuove
consapevolezze, immaginando una società capace di prendersi le proprie
responsabilità con donne capaci di affermare la propria libertà e con uomini
capaci di rispettarla. Il teatro è diventato anche un mezzo per comprendere
meglio un tema così complesso».
Festina
Lente Teatro e Vagamonde, presenze
ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni
ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi
del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie
dal Nabucco, 2019, Io non ho posto,
2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022, Ha ruote e
piedi l’aria, 2023). Un sodalizio fra competenze
diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la
costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma
frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni,
pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie
teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere
nuovi pubblici e più cittadini possibili. Un percorso
teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti,
richiedenti asilo e native che le ha rese
promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a
sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una
comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro
Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle
tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia
di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed
esperienze in progetti comuni.
Informazioni
e prenotazioni
Prenotazioni su www.teatroregioparma.it
Ingresso libero con
prenotazione obbligatoria.
www.teatroregioparma.it
www.teatrofestinalente.blogspot.com
www.associazionevagamonde.blogspot.com
Fb @FestinaLenteTeatro
Ig
@teatro.festina.lente
lunedì 27 maggio 2024
domenica 26 maggio 2024
"La Nostra Prima": "Aide. Canti Migranti"
Sabato 18 maggio 2024
Teatro Regio di Parma
Il Teatro Regio di Parma ha aperto tutti i suoi spazi alla comunità e accolto le associazioni della città e della provincia che si occupano di giovani e volontariato, che aiutano e sostengono le persone più fragili nell’ambito del Patto Sociale del Comune di Parma. Una giornata di festa a ingresso libero all’insegna di inclusione, partecipazione, integrazione, per condividere con tutti il lungo percorso che stringe il Teatro Regio di Parma alle tante realtà con le quali collabora da quasi dieci anni in occasione di Verdi Off, RegioInsieme, e per i progetti nati dal Manifesto etico elaborato e promosso dal Teatro Regio di Parma. Spettacoli, incontri, visite guidate, mostre, laboratori, proiezioni video dedicati a tutti coloro che hanno a cuore l’interesse della comunità, nati e progettati insieme a oltre 40 associazioni del terzo settore coinvolte, con il prezioso e costante sostegno di Fondazione Cariparma.
Otto donne native e migranti sono state le protagoniste di "Aide. Canti Migranti" spettacolo di Festina Lente Teatro e Associazione Vagamonde, diretto da Andreina Garella. Nello spazio curato da Mario Fontanini, musica e parola si sono intrecciate e si sono sovrapposte in un viaggio attraverso le differenze culturali e la comunanza di sentimenti. La musica verdiana, nella ricerca musicale di Ailem Carvajal, ha fatto irruzione nelle diverse azioni sceniche mescolandosi alle sonorità musicali delle nuove Aide.